PROBLEMATICHE NOTE CONCERNE I PROTOCOLLI CRYSTAL SUPER CONCRETE E SUPER CONCRETE
L'applicazione dei protocolli Crystal Super Concrete, Super Concrete, e qualsiasi altra metodologia di levigatura, nobilitazione, e lucidatura del calcestruzzo ha come risultato un fenomeno merceologico che consiste in un nobilitazione della superficie, nel suo addensamento e nella sua lucidatura. I risultati sono strettamente correlati alla qualità del supporto di applicazione pertanto saranno sempre diversi, così come non sono identici i risultati del getto fra un lotto e l'altro essendo il calcestruzzo un materiale che varia anche al semplice tempo di permanenza in betoniera.
La nostra azienda come qualsiasi altra azienda del settore non fa nulla la pavimento oltre alla levigatura meccanica, al consolidamento ed alla conseguente lucidatura, non vengono usate colorazioni o alterate in qualsiasi modo le caratteristiche cromatiche, pertanto il risultato consisterà nel cemento esistente trattato e levigato e di conseguenza lucido. La natura del cemento ed il suo peculiare stato iniziale concorreranno quindi al risultato finale.
Di seguito illustriamo quindi i problemi noti dovuti ESCLUSIVAMENTE dalla superficie di partenza e dalla natura del supporto.
La nostra azienda garantisce i risultati tecnici e merceologici derivanti dall'applicazione dei protocolli suddetti a garanzia del potenziamento descritto dai prodotti e dalle lavorazioni meccaniche, eventuali difformità estetiche derivate dalle diverse condizioni di spolvero o condizione precedente come difformità o assenza di spolvero, esposizioni dell’inerte accidentali o non omogenee sono da ritenersi fisiologiche alle procedure usate. Cristallina s.r.l. esegue dei protocolli meccanici coadiuvati da trattamenti chimici atti a potenziare la struttura molecolare del cemento e le sue performance in base alle prestazioni tecniche di prodotti usati e delle procedure meccaniche applicate. I risultati tecnici assoluti possono essere strumentalmente diversi in base alla qualità ed alle caratteristiche fisiche del cemento sul quale detti protocolli sono eseguiti ed alla lavorazione e composizione stessa del calcestruzzo di partenza. Il Calcestruzzo è una miscela di cemento, sabbia, inerti, acqua ed additivi,pertanto le variabili di risultato sono dovute sempre ed esclusivamente alle variabili di composizione del calcestruzzo stesso e mai ad un protocollo eseguito sempre in maniera standard con materiali standard.
Il potenziamento del cemento deriva dalla reazione dei silicati con la calce libera contenuta nel cemento e quindi dalla quantità di cemento presente nel pavimento. E’ la calce libera che viene trasformata in silicato tri calcico che crea l’addensamento e la zona corticale di grande resistenza, la proporzione di questa componente determinerà il grado di resistenza, un cemento magro presenterà quindi caratteristiche inferiori di un cemento nuovo e ben spolverato, ciò non vuol dire che anche pavimenti in cattive condizioni non traggano grandissimi benefici dalle nostre procedure ma nei test intrinseci e nelle prestazioni di idro oleo repellenza ci potrebbero essere delle differenze notevoli. A queste problematiche si può sopperire però con ulteriori trattamenti specifici. Il silicato convertendo la calce crea la materia sulla quale avverrà la levigatura, e la qualità di questa materia è data dalla percentuale di cemento e di calce.
La nostra azienda come qualsiasi altra azienda del settore non fa nulla la pavimento oltre alla levigatura meccanica, al consolidamento ed alla conseguente lucidatura, non vengono usate colorazioni o alterate in qualsiasi modo le caratteristiche cromatiche, pertanto il risultato consisterà nel cemento esistente trattato e levigato e di conseguenza lucido. La natura del cemento ed il suo peculiare stato iniziale concorreranno quindi al risultato finale.
Di seguito illustriamo quindi i problemi noti dovuti ESCLUSIVAMENTE dalla superficie di partenza e dalla natura del supporto.
La nostra azienda garantisce i risultati tecnici e merceologici derivanti dall'applicazione dei protocolli suddetti a garanzia del potenziamento descritto dai prodotti e dalle lavorazioni meccaniche, eventuali difformità estetiche derivate dalle diverse condizioni di spolvero o condizione precedente come difformità o assenza di spolvero, esposizioni dell’inerte accidentali o non omogenee sono da ritenersi fisiologiche alle procedure usate. Cristallina s.r.l. esegue dei protocolli meccanici coadiuvati da trattamenti chimici atti a potenziare la struttura molecolare del cemento e le sue performance in base alle prestazioni tecniche di prodotti usati e delle procedure meccaniche applicate. I risultati tecnici assoluti possono essere strumentalmente diversi in base alla qualità ed alle caratteristiche fisiche del cemento sul quale detti protocolli sono eseguiti ed alla lavorazione e composizione stessa del calcestruzzo di partenza. Il Calcestruzzo è una miscela di cemento, sabbia, inerti, acqua ed additivi,pertanto le variabili di risultato sono dovute sempre ed esclusivamente alle variabili di composizione del calcestruzzo stesso e mai ad un protocollo eseguito sempre in maniera standard con materiali standard.
Il potenziamento del cemento deriva dalla reazione dei silicati con la calce libera contenuta nel cemento e quindi dalla quantità di cemento presente nel pavimento. E’ la calce libera che viene trasformata in silicato tri calcico che crea l’addensamento e la zona corticale di grande resistenza, la proporzione di questa componente determinerà il grado di resistenza, un cemento magro presenterà quindi caratteristiche inferiori di un cemento nuovo e ben spolverato, ciò non vuol dire che anche pavimenti in cattive condizioni non traggano grandissimi benefici dalle nostre procedure ma nei test intrinseci e nelle prestazioni di idro oleo repellenza ci potrebbero essere delle differenze notevoli. A queste problematiche si può sopperire però con ulteriori trattamenti specifici. Il silicato convertendo la calce crea la materia sulla quale avverrà la levigatura, e la qualità di questa materia è data dalla percentuale di cemento e di calce.
DIFFORMITA' DELLA SUPERFICIE E TEXTURE
DIFFORMITA DI ASPETTO E NUVOLATURE COSTITUISCONO UNA PECULIARITA' SPECIFICA DEI PAVIMENTI IN CEMENTO
LUCIDATO E NON POSSONO ESSERE CONSIDERATE MOTIVO DI CONTESTAZIONE. I pavimenti in cemento lucidato restano sempre superfici industriali nobilitate e lucidate, pertanto, le irregolarità di spolvero sono parte integrante dei risultati, la nuvolatura derivante dai differenti gradi di rimozione dello spolvero libero rispetto allo spolvero inglobato nello strato di usura è inevitabile, spesso questo effetto è gradito e richiesto, l'ottenimento di pavimentazioni "sale e pepe" o "effetto seminato" sono a richiesta e comportano un rilevante aggravio dei costi di lavorazione. Trattandosi di un getto di calcestruzzo spolverato anche le finiture effetto seminato avranno differenze di densità degli inerti trattandosi di un getto frattazzato e non di un vero seminato eseguito "fresco su secco" con strato finale a densità controllata.
LUCIDATO E NON POSSONO ESSERE CONSIDERATE MOTIVO DI CONTESTAZIONE. I pavimenti in cemento lucidato restano sempre superfici industriali nobilitate e lucidate, pertanto, le irregolarità di spolvero sono parte integrante dei risultati, la nuvolatura derivante dai differenti gradi di rimozione dello spolvero libero rispetto allo spolvero inglobato nello strato di usura è inevitabile, spesso questo effetto è gradito e richiesto, l'ottenimento di pavimentazioni "sale e pepe" o "effetto seminato" sono a richiesta e comportano un rilevante aggravio dei costi di lavorazione. Trattandosi di un getto di calcestruzzo spolverato anche le finiture effetto seminato avranno differenze di densità degli inerti trattandosi di un getto frattazzato e non di un vero seminato eseguito "fresco su secco" con strato finale a densità controllata.
PROBLEMI RELATIVI A BORDI ED ANGOLI
Le zone perimetrali e gli angoli presentano sempre delle discromie, queste sono dovute ai seguenti fattori:
Il cemento non è mai planare nelle zone perimetrali, è sempre più basso o più alto, l'elicotteraggio del pavimento non è praticabile a filo muro, questo fa si che il cemento ritiri in basso o in alto, così come l'elicottero non arriva a bordo muro a maggior ragione la levigatrice non ci arriva bene, e per quanto si sopperisca con levigatrici perimetrali o bordatrici il risultato non sarà mai perfettamente uguale alla parte planare che oltretutto viene lavorata dalla parte centrale del planetario levigante, il risultato sarà quindi più o meno discromico ossia più chiaro o più scuro in base anche alla salificazione del cemento che nel perimetro è sempre diversa.
Le zone perimetrali essendo per definizione attigue al muro sono sottoposte all'umidità di risalita che viene attirata dalla massa muraria, di conseguenza la parti minerali del cemento sono sottoposte ai naturali processi di ossidazione che possono influire sulla corticazione che i silicati causano alla calce libera, tali processi possono creare discromie scure mentre i fenomeni di carbonatazione possono causare discromie chiare come si può evincere dalle foto di esempio.
Non saranno quindi accettate contestazioni concerne le discromie perimetrali, quando questi fenomeni sono accentuati in caso di discromie chiare cerchiamo sempre di accontentare i clienti tonalizzando le aree per attenuare il fenomeno, ovviamente se le discromie sono più scure non si potrà fare nulla, chi proprio non tollera questo tipo di difetto può optare per la verniciatura del perimetro
Su tali fenomeni la clientela viene sempre informata, le nostre tecnologie sono riservaste all'industria, ai depositi, alle logistiche, ai garage, quindi i "perfettini da salotto" dovrebbe optare per altre metodologie, che magari garantiranno risultati estetici immediati migliori, salvo poi imbruttirsi irrimediabilmente con l'uso nel giro di poco tempo ed a fronte di costi decisamente maggiori . Di seguito alcune esempi di discromie irrisolvibili o solo migliorabili con tonalizzazione.
Il cemento non è mai planare nelle zone perimetrali, è sempre più basso o più alto, l'elicotteraggio del pavimento non è praticabile a filo muro, questo fa si che il cemento ritiri in basso o in alto, così come l'elicottero non arriva a bordo muro a maggior ragione la levigatrice non ci arriva bene, e per quanto si sopperisca con levigatrici perimetrali o bordatrici il risultato non sarà mai perfettamente uguale alla parte planare che oltretutto viene lavorata dalla parte centrale del planetario levigante, il risultato sarà quindi più o meno discromico ossia più chiaro o più scuro in base anche alla salificazione del cemento che nel perimetro è sempre diversa.
Le zone perimetrali essendo per definizione attigue al muro sono sottoposte all'umidità di risalita che viene attirata dalla massa muraria, di conseguenza la parti minerali del cemento sono sottoposte ai naturali processi di ossidazione che possono influire sulla corticazione che i silicati causano alla calce libera, tali processi possono creare discromie scure mentre i fenomeni di carbonatazione possono causare discromie chiare come si può evincere dalle foto di esempio.
Non saranno quindi accettate contestazioni concerne le discromie perimetrali, quando questi fenomeni sono accentuati in caso di discromie chiare cerchiamo sempre di accontentare i clienti tonalizzando le aree per attenuare il fenomeno, ovviamente se le discromie sono più scure non si potrà fare nulla, chi proprio non tollera questo tipo di difetto può optare per la verniciatura del perimetro
Su tali fenomeni la clientela viene sempre informata, le nostre tecnologie sono riservaste all'industria, ai depositi, alle logistiche, ai garage, quindi i "perfettini da salotto" dovrebbe optare per altre metodologie, che magari garantiranno risultati estetici immediati migliori, salvo poi imbruttirsi irrimediabilmente con l'uso nel giro di poco tempo ed a fronte di costi decisamente maggiori . Di seguito alcune esempi di discromie irrisolvibili o solo migliorabili con tonalizzazione.
Stesso discorso vale per tutte le aree sotto quota, scoscese o in salita come ad esempio tombini, grate e quant'altro
I limiti estetici delle nostre tecnologie sono dovuti alla sua natura, si tratta di un protocollo meccanico su una superficie nobilitata, non si tratta di una verniciatura o di una resina che copre tutto, quindi chi vuole beneficiare delle sue caratteristiche di altissima resistenza e permanenza dei risultati ne deve accettare anche i limiti intrinseci.
MACCHIE DI OLIO PASSANTE
Le pavimentazioni trattate con le nostre metodologie, sono sottoposte a numerosi passaggi di levigatura meccanica al diamante, i diversi passaggi di abrasione rimuovono nella quasi totalità dei casi macchie di diverso genere anche molto profonde con la sola eccezione delle MACCHIE DI OLIO PASSANTE.
Quando durante i processi di levigatura riscontriamo macchie di olio cerchiamo sempre di approfondire localmente l'abrasione per cercare di eliminarle, se però queste hanno permeato la pavimentazione in profondità o per una sezione significativa la macchia alla fine sarà sempre visibile. Purtoppo le macchie rappresentano un difetto estetico ma almeno nel nostro caso non funzionale, non sarà certo di consolazione sapere che nessuna tecnologia tranne il rifacimento del pavimento può eliminare questo problema e che comunque sull'olio non attecchiscono né resine né vernici, almeno con i nostri sistemi il pavimento sarà protetto da ulteriori macchie e sopratutto dalla trasudazione e dalla risalita dell'olio presente. Alcune foto di pavimentazioni afflitte da macchie di olio passante
Quando durante i processi di levigatura riscontriamo macchie di olio cerchiamo sempre di approfondire localmente l'abrasione per cercare di eliminarle, se però queste hanno permeato la pavimentazione in profondità o per una sezione significativa la macchia alla fine sarà sempre visibile. Purtoppo le macchie rappresentano un difetto estetico ma almeno nel nostro caso non funzionale, non sarà certo di consolazione sapere che nessuna tecnologia tranne il rifacimento del pavimento può eliminare questo problema e che comunque sull'olio non attecchiscono né resine né vernici, almeno con i nostri sistemi il pavimento sarà protetto da ulteriori macchie e sopratutto dalla trasudazione e dalla risalita dell'olio presente. Alcune foto di pavimentazioni afflitte da macchie di olio passante
PAVIMENTI VECCHI IN PESSIME CONDIZIONI
Spesso siamo chiamati ad operare su pavimentazioni in condizioni pietose la cui unica soluzione sarebbe la rimozione ed il rifacimento, nonostante ciò, spesso il cliente non ha scelta o possibilità di soluzioni alternative, quindi approfitta dei risultati comunque merceologicamente validi delle nostre tecnologie, con le quali riusciamo a nobilitare e lucidare pavimenti ritenuti dagli ingegneri dei "cadaveri. Al di là del risultato estetico ovviamente discutibile resta la superficie a specchio perfettamente liscia che non spolvera non si consuma ed è idonea ad usi industriali, viene quindi meno l'interesse per le riparazioni visibili, le stuccature evidenti, per le aree ad inerte esposto dovuto ai dislivelli e tutto ciò che concorre a rendere l'estetica opinabile. Di seguito alcuni esempi di pavimentazioni estaticamente discutibili le cui performance sono però indiscutibili. Le riparazioni corticali gergalmente denominate "stuccature " sono compensazioni eseguite con malte strutturali mono bi e tri componenti a seconda dei casi, a volte si usano resine epossidiche e o malte cementizie con componenti acriliche ed inerti di varia granulometria. Generalmente queste malte hanno una eccellente adesione ma in presenza di scartellamenti o corpi estranei presenti nel pavimento, o su pavimentazioni umide soggette a micro o macro risalite di umidità col tempo possono perdere l'adesione, in quei casi bisognerà rifarle, paradossalmente più i buchi o i danneggiamenti sono piccoli e con scarsa profondità tipo le abrasioni più l'adesione sarà critica. Le riparazioni devono sempre fare i conti con la superficie su cui vengono eseguite e con le zone limitrofe alla rottura che muovendosi possono compromettermene la tenuta, a volte è necessario come nel caso del distacco corticale dello strato di usura "cartella " abradere vaste porzioni circostanti. In presenza di pavimenti "crivellati? o afflitti da Pop up è preferibile ridurre la superficie fino a due centimetri anche se questo ovviamente ha un costo elevato in quanto non si possono stuccare miriadi di buchini, sarebbe anti economico e tecnicamente poco sicuro.
Sottolineiamo che sul calcestruzzo le cosiddette "stuccature" non sono stuccature, se fossero stuccature come sul marmo o sul granito si potrebbero riprodurre i colori con gli ossidi in modo magistrale, sul cemento si fanno riparazioni strutturali e non, con malte additavate con elastomeri o con bi componenti i cui colori non possono essere approssimati più di tanto quindi esse saranno sigillate ma saranno sempre più o meno evidenti, essendo il colore del cemento in innumerevoli gradazioni reso ulteriormente unico dall'impasto che ad umido risulta in modo ed a secco in un altro. Quindi ne garantiamo il riempimento ma non il colore. La formazione delle crepe è dovuta a fenomeni geologici e di assestamento, il riempimento delle crepe viene sempre fatto con malte non strutturali, questo per impedire che un ulteriore assestamento crepi la pavimentazione in altri punti, quindi è possibile che le "stuccature" si riaprano a seguito di successivi assestamenti, in questo caso si potrà comunque stuccare di nuovo.
AVVERTIMENTI TECNICI SU IDRO OLEO REPELLENZA
I pavimenti sottoposti alle nostre procedure potenziano l'idro oleo repellenza di oltre il 90% . Il silicato di litio è tecnicamente un addensante, il calcestruzzo trattato col silicato diventa quindi più denso dell' 800%, ne consegue quindi che gli oli, la cui struttura molecolare ha una densità elevata non penetrano oltre la superficie. Il potere idro oleo repellente del silicato di litio è potenziato dalla chiusura delle porosità dovuto in seguito all'arrotatura meccanica fino a 1500 punti di grana italiana e dall'applicazione del Guard Lithium, un lucidante finale semi filmogeno che ne aumenta interiormente la resistenza. Se cade dell'olio sul pavimento esso molto difficilmente non macchierà a superficie e comunque ne impedirà la penetrazione nel substrato. Comunque il Silicato di Litio non è un idro oleo repellente puro, esso svolge un azione di addensamento così elevata da impedire ad oli acqua e la maggior parte di idrati di penetrarne la sezione, eventuali macchie di umidità dovute a stress idrici o a lavaggi coinvolgono solo i primi micron di superficie asciugando in tempi rapidissimi. L'assenza di trattamenti filmogeni permette alla pavimentazione di conservare un indice di traspirabilità idoneo ad impedirne le decorticazioni dovute a risalite di umidità e micro evaporazioni fisiologiche che sarebbero letali per qualsiasi altro tipo di trattamento coating.
Il fattore di idro oleo repellenza è dovuto all'addensamento della superficie ed alla levigatura a grana elevata , e non da un fattore filmogeno come con gli idro oleo repellenti "puri" che semplicemente coprono la superficie ovviamente finché esso non si consuma, dopo la sua usura resta solo il fattore idro oleo repellente di profondità dato dalla saturazione delle cere veicolate col solvente, ne consegue che anche un oleo repellente puro ha una scarsa efficacia dopo l'usura. in quanto essa si esaurisce con la sua usura che può essere più o meno rapida in base all'uso della pavimentazione
Sulle pavimentazioni in CLS i processi chimici di salificazione innescate da Silicati di Litio di Sodio o Potassio possono durare fino ad un anno in base al tipo si silicato pertanto le performance di enhancement migliorano col tempo fino al 25 %
Versando quindi dell'olio su pavimento esso non lo penetrerà a meno che non si tratti di olio ad alta alcalinità o ad alta acidità o a meno che non si tratti di olio mischiato con veicolanti ad alta performance come Svitol, WD 40 ,et similia. Tutto ciò che scioglie l'olio macchierà il pavimento, ovviamente trattandosi di cemento addensato la macchia coinvolgerà solo i primi micron di superficie ed il coefficiente d'imbibizione della sezione è abbattuto di oltre il 90%
Risultati tecnici sull'incremento di protezione e sulla vulnerabilità chimica sono reperibili alla seguente pagina
L'oleo repellenza di Crystal Super Concrete deriva in sintesi da un addensamento estremo del cemento, resistente alla maggior parte di olii meccanici convenzionali nel caso fosse indispensabile un'oleo repellenza totale ad uno spettro ancora più ampio di sostanze critiche, come ad esempio i Tannini è possibile trattare le aree con trattamenti tecnici filmogeni tipo Klindex Scudo , Beton Shield o LisoTop OWR
IL RISTAGNO DI OLI PER TEMPI SUPERIORI A QUELLI GARANTITI DALLE SCHEDE TECNICHE PUÒ' PRODURRE DELLE MACCHIE NEI PRIMI MICRON DI SUPERFICIE. Potete scaricare i risultati dei test chimici nel Pdf accluso.
Il fattore di idro oleo repellenza è dovuto all'addensamento della superficie ed alla levigatura a grana elevata , e non da un fattore filmogeno come con gli idro oleo repellenti "puri" che semplicemente coprono la superficie ovviamente finché esso non si consuma, dopo la sua usura resta solo il fattore idro oleo repellente di profondità dato dalla saturazione delle cere veicolate col solvente, ne consegue che anche un oleo repellente puro ha una scarsa efficacia dopo l'usura. in quanto essa si esaurisce con la sua usura che può essere più o meno rapida in base all'uso della pavimentazione
Sulle pavimentazioni in CLS i processi chimici di salificazione innescate da Silicati di Litio di Sodio o Potassio possono durare fino ad un anno in base al tipo si silicato pertanto le performance di enhancement migliorano col tempo fino al 25 %
Versando quindi dell'olio su pavimento esso non lo penetrerà a meno che non si tratti di olio ad alta alcalinità o ad alta acidità o a meno che non si tratti di olio mischiato con veicolanti ad alta performance come Svitol, WD 40 ,et similia. Tutto ciò che scioglie l'olio macchierà il pavimento, ovviamente trattandosi di cemento addensato la macchia coinvolgerà solo i primi micron di superficie ed il coefficiente d'imbibizione della sezione è abbattuto di oltre il 90%
Risultati tecnici sull'incremento di protezione e sulla vulnerabilità chimica sono reperibili alla seguente pagina
L'oleo repellenza di Crystal Super Concrete deriva in sintesi da un addensamento estremo del cemento, resistente alla maggior parte di olii meccanici convenzionali nel caso fosse indispensabile un'oleo repellenza totale ad uno spettro ancora più ampio di sostanze critiche, come ad esempio i Tannini è possibile trattare le aree con trattamenti tecnici filmogeni tipo Klindex Scudo , Beton Shield o LisoTop OWR
IL RISTAGNO DI OLI PER TEMPI SUPERIORI A QUELLI GARANTITI DALLE SCHEDE TECNICHE PUÒ' PRODURRE DELLE MACCHIE NEI PRIMI MICRON DI SUPERFICIE. Potete scaricare i risultati dei test chimici nel Pdf accluso.
resistenza_chimica_alle_sostanze.pdf |
La resistenza alle sostanze è un fattore proporzionale ai tempi di esposizione, questa è una legge della chimica che vale anche quando ad esempio pulite un pavimento, se lascerete agire il detergente per minuti oppure ore il risultato cambia, la stessa cosa vale per le sostanze chimiche. Qui sotto potrete osservare una tabella con i gradi di resistenza alle sostanze più comuni
I composti sono stati controllati a intervalli regolari (fino a 24 ore) per determinare la quantità di penetrazione/tintura dopo la pulizia con un detergente non abrasivo a PH neutro. Dopo la pulitura, la macchia è stata valutata in base a una scala da 0 a 10, in cui 0 indica l’assenza di cambiamenti nell'aspetto della macchia e 10 indica la rimozione completa della macchia stessa.
0 = Nessun cambiamento, macchia ben visibile; 5 = Macchia più leggera, ma ancora visibile; 10 = Macchia completamente rimossa, nessuno segno visibile. Scaricare il file per l'elenco completo
0 = Nessun cambiamento, macchia ben visibile; 5 = Macchia più leggera, ma ancora visibile; 10 = Macchia completamente rimossa, nessuno segno visibile. Scaricare il file per l'elenco completo
resistenza_ad_olio_e_macchie.pdf |
SEGNI DELLA GOMMA
Il presente Disclaimer fornisce informazioni concerne l’effetto e gli esiti delle gomme sui pavimenti in Super Concrete - Crystal Concrete in particolar modo quelle di Camion , Carrelli elevatori e Slik di auto da corsa, carrelli e piattaforme
È buona norma munire o utilizzare muletti con gomme anti-traccia, evitare di carrare il pavimento con gomme sporche di olio o com gomme grattugiate dall'asfalto o su superfici abrasivi e poi usate sulle pavimentazioni.
Pur essendo la superficie chiusa e protetta i muletti trasportano pesi molto elevati e nella versione tre ruote effettuano torsioni che timbrerebbero anche il vetro soprattutto se sono anche sporche. Tali macchie saranno rimovibili ma potrebbe essere necessario uno sforzo maggiore e l'uso di una mono spazzola per la manutenzione periodica.
I pavimenti sottoposti a tecnologia super Concrete generalmente nella quasi totalità dei casi non si segnano con la gomma. L’universo della gomma è però vasto come quello del calcestruzzo ed è possibile quindi che in determinate condizioni possa apparire qualche segno che sarà comunque rimovibile
1 ) Non esistono pavimentazioni immuni ai depositi di segni da gomma, qualsiasi pavimento si sporca. La differenza è nella gestione dello sporco e nella sua FACILITA’ DI RIMOZIONE.
2 ) Il sistema SUPER CONCRETE prevede la levigatura del cemento consolidato fino a 1800 punti di Grana Italiana, a tale finezza la superfice risulta oltre che lucida COMPLETAMENTE CHIUSA e liscia al tatto con assenza totale di micro porosità, ciò impedisce alle particelle di gomma di attaccarsi e di pressarsi dentro la superficie; quindi, la gomma non si presserà dentro la porosità come avviene con qualsiasi pavimentazione in vernice o resina. Di conseguenza la sua rimozione nel caso ci fossero dei segni sarà facile e sarà possibile con una normale lava asciuga professionale, al contrario della pavimentazione in resina vernice o cemento non trattato dove i segni restano indelebili
Le pavimentazioni in SUPER CONCRETE vengono spesso rifinite con Lythium. Lythium è un nano polimero che viene applicato e lavorato a 1.800 giri per conferire ulteriore protezione, aumento dell’uniformità speculare, e che ha anche eccellenti proprietà antisdrucciolo, si tratta di un polimero durissimo e resistente che essendo ad alta reticolazione viene lavorato per raggiungere la catalisi ottimale con macchine da 10 hp. Lythium è però meno duro del cemento sottostante già lucido meccanicamente e quindi più morbido soprattutto se non ha raggiunto la stagionatura completa, pur essendo pronto all’uso subito.
E’ possibile quindi soprattutto in caso di muletti che perdono la gomma a pezzi, o con gomme di qualità scadente magari destrutturata da passaggi asfalto/pavimento, durante le manovre in torsione che il Lythium trattenga il particolato evidenziando i segni neri. Lo stesso vale per mescole ultra tenere come Slik da competizione.
I segni ottenuti in tale circostanza sono comunque facilmente rimovibili con un buon detergente o al massimo con un a buona monospazzola, questi segni infatti sono dovuti alla ritenzione che il Lythium soprattutto se ancora fresco, applicato un po’ in eccesso o con scarsa diluizione e ancora morbido fa nei confronti della gomma dispersa, e sparisce con l’uso, man mano che si completa il processo di reticolazione e stagionatura e man mano che si “pela” con l’uso.
Il fenomeno, quindi, avviene solo se sono presenti le seguenti circostanze 1) Carrelli Elevatori con gomme di scarsa qualità o in avanzato stato di consunzione soprattutto in manovre di torsione 2) Pavimenti con residui o eccessi di Lythium 3) gomme sottopostre a passaggi su pavimenti o esterni estremamente abrasivi che "grattugiano la gomma rilasciando poi il particolato sul pavimento
I residui son comunque rimovibili in quanto la gomma non viene in contatto col CLS sottostante ma viene solo trattenuta in maniera non legante dallo strato superficiale di Lythium, e sparisce col tempo. E’ buona norma evitare comunque gomme di qualità molto scadente o in stato di distruzione. Anche se non necessario sarebbe buona norma in sede di cambio gomme dei carrelli preferire le gomme bianche e i cui segni non sono visibili neanche sui pavimenti non trattatati con la nostra tecnologia.
TUTTE LE PAVIMENTAZIONI TRATTATE CON I SILICATI DI LITIO MIGLIORANO LA LUCENTEZZA E LE PRESTAZIONI CON L’USO, LA STAGIONATURA ED IL PASSARE DEL TEMPO.
I Pavimenti trattato in nanotecnologie e levigati fino a grana 1800 sono chiusi, senza porosità e lisci come il vetro, pertanto NESSUN PARTICOLATO può penetrarlo, sia esso polvere o gomma.
Al contrario delle resine epossidiche e delle vernici dove i segni sono indelebili in quanto fusi con lo strato di copertura e di impossibile rimozione, i segni lasciati sul Lythium sono facilmente asportabili con un detergente professionale o al massimo con una monospazzola con disco rosso.
Ovviamente se anche si presentassero le circostanze sopra descritte ossia Lythium non perfettamente corticato, gomme del muletto in via di disfacimento, ( causa primaria) i segni si formano solo nelle zone di torsione di manovra quindi sono circoscritte al massimo in qualche punto della pavimentazione e facilmente risolvibili come già descritto.
La nostra azienda è comunque a disposizione per qualsiasi difficoltà incontrata nella risoluzione del fenomeno per l’eliminazione dei segni, il Lythium infatti si riattiva a livello molecolare al passaggio della macchina Hurrycane ad altissima velocità che oltre a risolvere tutto rilucida il pavimento allo stato originario.
È buona norma munire o utilizzare muletti con gomme anti-traccia, evitare di carrare il pavimento con gomme sporche di olio o com gomme grattugiate dall'asfalto o su superfici abrasivi e poi usate sulle pavimentazioni.
Pur essendo la superficie chiusa e protetta i muletti trasportano pesi molto elevati e nella versione tre ruote effettuano torsioni che timbrerebbero anche il vetro soprattutto se sono anche sporche. Tali macchie saranno rimovibili ma potrebbe essere necessario uno sforzo maggiore e l'uso di una mono spazzola per la manutenzione periodica.
I pavimenti sottoposti a tecnologia super Concrete generalmente nella quasi totalità dei casi non si segnano con la gomma. L’universo della gomma è però vasto come quello del calcestruzzo ed è possibile quindi che in determinate condizioni possa apparire qualche segno che sarà comunque rimovibile
1 ) Non esistono pavimentazioni immuni ai depositi di segni da gomma, qualsiasi pavimento si sporca. La differenza è nella gestione dello sporco e nella sua FACILITA’ DI RIMOZIONE.
2 ) Il sistema SUPER CONCRETE prevede la levigatura del cemento consolidato fino a 1800 punti di Grana Italiana, a tale finezza la superfice risulta oltre che lucida COMPLETAMENTE CHIUSA e liscia al tatto con assenza totale di micro porosità, ciò impedisce alle particelle di gomma di attaccarsi e di pressarsi dentro la superficie; quindi, la gomma non si presserà dentro la porosità come avviene con qualsiasi pavimentazione in vernice o resina. Di conseguenza la sua rimozione nel caso ci fossero dei segni sarà facile e sarà possibile con una normale lava asciuga professionale, al contrario della pavimentazione in resina vernice o cemento non trattato dove i segni restano indelebili
Le pavimentazioni in SUPER CONCRETE vengono spesso rifinite con Lythium. Lythium è un nano polimero che viene applicato e lavorato a 1.800 giri per conferire ulteriore protezione, aumento dell’uniformità speculare, e che ha anche eccellenti proprietà antisdrucciolo, si tratta di un polimero durissimo e resistente che essendo ad alta reticolazione viene lavorato per raggiungere la catalisi ottimale con macchine da 10 hp. Lythium è però meno duro del cemento sottostante già lucido meccanicamente e quindi più morbido soprattutto se non ha raggiunto la stagionatura completa, pur essendo pronto all’uso subito.
E’ possibile quindi soprattutto in caso di muletti che perdono la gomma a pezzi, o con gomme di qualità scadente magari destrutturata da passaggi asfalto/pavimento, durante le manovre in torsione che il Lythium trattenga il particolato evidenziando i segni neri. Lo stesso vale per mescole ultra tenere come Slik da competizione.
I segni ottenuti in tale circostanza sono comunque facilmente rimovibili con un buon detergente o al massimo con un a buona monospazzola, questi segni infatti sono dovuti alla ritenzione che il Lythium soprattutto se ancora fresco, applicato un po’ in eccesso o con scarsa diluizione e ancora morbido fa nei confronti della gomma dispersa, e sparisce con l’uso, man mano che si completa il processo di reticolazione e stagionatura e man mano che si “pela” con l’uso.
Il fenomeno, quindi, avviene solo se sono presenti le seguenti circostanze 1) Carrelli Elevatori con gomme di scarsa qualità o in avanzato stato di consunzione soprattutto in manovre di torsione 2) Pavimenti con residui o eccessi di Lythium 3) gomme sottopostre a passaggi su pavimenti o esterni estremamente abrasivi che "grattugiano la gomma rilasciando poi il particolato sul pavimento
I residui son comunque rimovibili in quanto la gomma non viene in contatto col CLS sottostante ma viene solo trattenuta in maniera non legante dallo strato superficiale di Lythium, e sparisce col tempo. E’ buona norma evitare comunque gomme di qualità molto scadente o in stato di distruzione. Anche se non necessario sarebbe buona norma in sede di cambio gomme dei carrelli preferire le gomme bianche e i cui segni non sono visibili neanche sui pavimenti non trattatati con la nostra tecnologia.
TUTTE LE PAVIMENTAZIONI TRATTATE CON I SILICATI DI LITIO MIGLIORANO LA LUCENTEZZA E LE PRESTAZIONI CON L’USO, LA STAGIONATURA ED IL PASSARE DEL TEMPO.
I Pavimenti trattato in nanotecnologie e levigati fino a grana 1800 sono chiusi, senza porosità e lisci come il vetro, pertanto NESSUN PARTICOLATO può penetrarlo, sia esso polvere o gomma.
Al contrario delle resine epossidiche e delle vernici dove i segni sono indelebili in quanto fusi con lo strato di copertura e di impossibile rimozione, i segni lasciati sul Lythium sono facilmente asportabili con un detergente professionale o al massimo con una monospazzola con disco rosso.
Ovviamente se anche si presentassero le circostanze sopra descritte ossia Lythium non perfettamente corticato, gomme del muletto in via di disfacimento, ( causa primaria) i segni si formano solo nelle zone di torsione di manovra quindi sono circoscritte al massimo in qualche punto della pavimentazione e facilmente risolvibili come già descritto.
La nostra azienda è comunque a disposizione per qualsiasi difficoltà incontrata nella risoluzione del fenomeno per l’eliminazione dei segni, il Lythium infatti si riattiva a livello molecolare al passaggio della macchina Hurrycane ad altissima velocità che oltre a risolvere tutto rilucida il pavimento allo stato originario.
GIUNTI DI CONTRAZIONE E GIUNTI DI DILATAZIONE
I Giunti di contrazione ed i giunti di dilatazione o di costruzione sono parte integrante ed essenziali delle pavimentazioni in calcestruzzo. Quando il pavimentista realizza il pavimento deve eseguire anche i tagli secondo le norme del magistero. I tagli sono necessari per assorbire i movimenti innescati dai fenomeni geologici e di costruzione. Esistono due tipi di giunti, i giunti di contrazione ed i giunti di dilatazione, essi sono facilmente distinguibili, i giunti di contrazione sono quelli piccoli mentre quelli di dilatazione meglio definiti come giunti strutturali sono quelli grandi.
I Giunti di costruzione sono sempre lasciati liberi ed aperti, spessi sono coperti da una guaina mobile, mentre i giunti di contrazione dopo essere stati tagliati vengono riempiti con una guaina elastica per impedire il deposito dello sporco e della polvere. La guaina non resta mai perfettamente a filo, in molti punti sprofonda in altri resta in superficie, questo a causa della sua altezza inferiore alla profondità del taglio. La funzione dei giunti non è estetica e nelle pavimentazioni industriali l'irregolarità di apparenza non può essere valutato come un difetto. Durante le opere di levigatura è normale che le parti vuote o dove la guaina è sprofondata si riempiono di polvere micronizzata di cemento auto sigillandosi, quindi si vedranno delel zone dove la fuga appare grigia mentre altre zone resteranno nere o del colore della guaina. Col tempo con i lavaggi la polvere depositata sparisce o diventa dello stesso colore della pavimentazione. Nei pavimenti industriali l'estetica dei giunti è ininfluente.
Esistono delel situazioni in cui i giunti devono essere però perfettamente chiusi, queste situazioni sono due: la prima quando il pavimento deve essere idoneo all'esecuzione di protocolli HACCP, la seconda quando si vuole realizzare un giunto estetico. In questi casi ovviamente bisogna effettuare un vero e proprio intervento accessorio che generalmente ha un costo che varia dai € 9,00 ad € 13,00 al metro lineare.
L'intervento consiste nell'estrazione della vecchia guaina, della pulizia col flessibile delle cavità del taglio, lavaggio, aspirazione ed applicazione di una nuova guaina e di una una resina di sigillatura poliuretanica elastica o di una bi componente epossidica rigida.
La preferenza spesso cade sulle resine elastiche, esse sono in grado di assorbire le contrazioni e le dilatazioni di lieve entità senza rompersi, se le dilatazioni sono pero di grado elevato non esiste resina che tenga, tranne quelle strutturali, in questo caso però la crepa è assicurata.
Se il giunto invece non lavora a causa di una favorevole situazione geologica anche la peggiore delle stuccature resterà integra.
I tagli strutturali sono parte integrante dell'estetica di un ambiente industriale del quale viene presa in considerazione l'estetica generale e la durata più che i dettagli, sui quali si può perorare solo su ambienti residenziali dove i costi di realizzazione sono il doppio
Durante le opere di levigatura i giunti possono subire sbeccature, quando questo accade la causa è da determinarsi nelle differenze di quota fra un quadro e l'altro avendo il piano della macchina una precisione centesimale, Questo può anche accadere quando il giunto, ad esempio per un frangente di abbassamento di guaina è vuoto per una compressione meccanica,
Ingrandendo le foto sottostanti potrete osservare le condizioni dei giunti di contrazione dopo un anno dall'esecuzione dei lavori, ovviamente in alcune parti il giunto si è svuotato come d'altronde era all'origine, in altre ha tenuto, questo certamente non per la qualità o la modalità di chiusura degli stessi ma per i movimenti fisiologici del pavimento e per le sollecitazioni dei passaggi. Non dobbiamo dimenticarci che non si tratta di un salotto ma di un ambiente di lavoro e che i giunti sono TAGLI CREATI PER MUOVERSI ED IMPEDIRE LE CREPE. chi proprio detesta i giunti può sempre optare per una pavimentazione Joint less che costa ovviamente il doppio.
E' paradossale che a volte utenti con pavimentazioni distrutte dopo aver speso cifre che superano il quadruplo della spesa del Crystal Concrete che ha un'applicazione laboriosa e costosa abbiamo pretese estetiche da foto ravvicinata del terzo tipo ( quelle da 30 centimetri),il pavimento industriale ha i tagli e questi saranno sempre esteticamente irregolari. Anche spendendo cifre ulteriori per un accomodamento estetico questo non sarà mai durevole, chi scrive il contrario mente, come coloro che millantano prodotti resistenti a sostante caustiche.
PECULIARITA E DIFFETTI CEMENTO COLORATO
Le pavimentazioni in cemento possono essere colorate. La colorazione del cemento può essere effettuata con due metodologie : 1 Impregnazione della superficie prima della sua densificazione con i silicati oppure 2 applicazione di silicati colorati di finitura. In entrambi i casi la colorazione sarà trasparente, non trattandosi di una resina che tecnicamente si classifica come rivestimento. Il pavimento quindi assumerà la colorazione del pigmento o del silicato colorato in base alle sue caratteristiche cromatiche, ciò vuol dire che il RAL nativo del cemento si mischierà col RAL del silicato o del pigmento
La forma più diffusa di colorazione è l'impregnazione del pavimento prima della sua densificazione, in questo caso prima dell'applicazione del silicato si spruzza con un apposito diffusore il pigmento veicola con dell'acetone o con un veicolante di tipo alcoolico ed il cemento assumerà la tinta prescelta. La pigmentazione non sarà mai perfetta ed uniforme per ovvi motivi, il coefficiente di imbibizione della superficie infatti è variabile in base al betonaggio stesso, alla presenza non uniforme degli inerti, alla miscelazione non omogene di emulsionanti ma soprattutto in base alla presenza di trattamenti precedenti macchie di olio e di qualsiasi altra sostanza abbia impregnato il pavimento.
Le difformità più frequenti derivano dalla presenza di macchie di olio o altre sostanza, questo perchè il colore non può penetrare uno spazio già occupato e quindi la macchia non viene permeata o colorata.
La forma più diffusa di colorazione è l'impregnazione del pavimento prima della sua densificazione, in questo caso prima dell'applicazione del silicato si spruzza con un apposito diffusore il pigmento veicola con dell'acetone o con un veicolante di tipo alcoolico ed il cemento assumerà la tinta prescelta. La pigmentazione non sarà mai perfetta ed uniforme per ovvi motivi, il coefficiente di imbibizione della superficie infatti è variabile in base al betonaggio stesso, alla presenza non uniforme degli inerti, alla miscelazione non omogene di emulsionanti ma soprattutto in base alla presenza di trattamenti precedenti macchie di olio e di qualsiasi altra sostanza abbia impregnato il pavimento.
Le difformità più frequenti derivano dalla presenza di macchie di olio o altre sostanza, questo perchè il colore non può penetrare uno spazio già occupato e quindi la macchia non viene permeata o colorata.
Chi sceglie di colorare un pavimento lo sceglie per le sue proprietà cromatiche, spesso per mascherare macchie di olio limitando il contrasto, più il pavimento è scuro e meno saranno ovviamente evidenti, quindi è inopportuno inseguire il dettaglio o pretendere l'uniformità perfetta, i clienti che optano per la colorazione vengono sempre edotti dei possibili esiti ed il link a questa pagine è presente in ogni preventivo.
Quanto sopra non pregiudica affatto resistenza e brillantezza e caratteristiche merceologiche, sotto le foto dello stesos pavimento fotografato da altre prospettive ed in controluce.
Quanto sopra non pregiudica affatto resistenza e brillantezza e caratteristiche merceologiche, sotto le foto dello stesos pavimento fotografato da altre prospettive ed in controluce.
Su pavimentazioni nuove ovviamente risultando prive di macchie, se realizzati con alti standard si ottengono risultati piu uniformi e qualitativamente piu soddisfacenti, come si evince dalle foto sottostanti dove potete vedere campionature su pavimenti nuovi
Il vantaggio principale della colorazione ad impregnazione Beton Stain è che è indelebile, non si consuma col tempo in quanto il colore è dentro la pavimentazione. La colorazione tramite silicato colorato è molto simile, anziché impregnare il cemento si applica un silicato pigmentato che colora in trasparenza il cemento, il vantaggio consiste nella facilità di applicazione e nell'assenza di veicolanti, lo svantaggio invece consiste nella tenuta e nella tenuità di colorazione.
Nelle foto sottostanti alcun i esempi di "difetti" tipici di cemento colorato che non possono essere oggetto di contestazione per ovvi e succitati motivi
Nelle foto sottostanti alcun i esempi di "difetti" tipici di cemento colorato che non possono essere oggetto di contestazione per ovvi e succitati motivi
In questi casi si opta per il colore per attenuare le discromie ed i contrasti che su un cemento chiaro sarebbero moto più evidenti e per conferire al pavimento un aspetto "grunge"
Il link al presente disclaimer è presente su ogni preventivo e consiste ed è parte integrante della sua accettazione. Per ogni controversia sarà sempre competente il Foro di Bergamo.